Nel nostro quotidiano ci imbattiamo spesso nella progettazione di sistemi digitali complessi (come sistemi B2B, sistemi SaaS, sistemi ERP, sistemi aziendali, sistemi medici, etc.) e in quanto tali portano con sé una vastità di informazioni. Di conseguenza, si genera una miriade di azioni possibili, per nulla lineari, ogni volta diverse fra loro nel tempo e nello spazio.
In questi casi, quali e quante attività vanno messe in piedi per poter rispondere ai bisogni del business e a quelli degli utenti?
Vi racconto il nostro modus operandi.
Step 1: sessione di Discovery
La nostra prima attività è Clarity Cataylist, il nostro formato di product Discovery, in portiamo alla luce tutte le informazioni relative allo stato attuale del sistema e gli obiettivi da raggiungere con attività facilitate e workshop. In questa circostanza, più saranno presenti tutti gli stakeholder coinvolti nel sistema, più avremo una panoramica completa di ciò che:
- avviene al suo interno;
- avviene al suo esterno;
- avviene fra l’interno e l’esterno del sistema.
Raccolta e analisi dei dati
A seguire si passa, spesso parallelamente, all’analisi dei dati e alle interviste con gli utenti per cogliere i nessi fra il sistema e i suoi utilizzatori.
Analizzando la struttura dei dati informativi si arriva ad avere:
- una conoscenza più approfondita del dominio e di molti suoi termini associati;
- un'alberatura delle relazioni tra i diversi dati;
- un ponte fra il linguaggio lato utente e quello lato sviluppo;
- un terreno comune fra tutti gli stakeholder dove il dato oggettivo facilita molti ragionamenti e decisioni da prendere.
Intervistando gli attori coinvolti nell’uso del sistema complesso, invece, otteniamo informazioni su:
- quali sono i comportamenti chiave interni al sistema;
- quali sono le principali frustrazioni riscontrate nel sistema;
- quali e quanti flussi vengono messi in atto per poter raggiungere l’obiettivo che l’utente si prefigge di soddisfare utilizzando il sistema;
- quali azioni possono migliorare il sistema e il suo utilizzo.
Sviluppo del wireframe
Mappati gli insight di entrambe le attività il passo successivo è l’inizio della progettazione del nuovo sistema digitale che passa inevitabilmente per i primi flussi con wireframe più o meno dettagliati(-->“Amo i wireframe quando servono”) https://www.linkedin.com/pulse/amo-i-wireframe-quando-servono-ramona-vesprini
Lato user interface viene avviata la progettazione dei primi pattern, prima percettivi poi funzionali, che concorreranno alla realizzazione delle interface.
Delle volte succede che, avendo un framework di riferimento, magari già adottato lato sviluppo, questa fase sia preceduta da una components inventory. Questa attività servirà a cogliere come tutti gli elementi inseriti nei wireframe trovino corrispondenza in quelli messi a disposizione dal framework, quali possano essere utilizzati tali e quali, quali invece necessitano di una customizzazione per rispondere al meglio alle esigenze degli utenti.
Detto così potrà sembrare un inventario più legato ai componenti funzionali e non ai percettivi. In verità non è così, perché ogni elemento presente e che caratterizza l’interfaccia viene preso in esame per la progettazione. Ad esempio abbiamo avuto casi in cui alla palette colori preposta dal framework sia stato necessario eseguire una revisione dei colori primario e secondario oltre all’aggiunta di un colore terziario con le sue varianti per ottenere così una brandizzazione del sistema digitale.
A questo punto, quando tutti i mattoncini percettivi e funzionali sono pronti possiamo dare il via libero alla creazione del look and feel delle interfacce, in termini visivi e di interazione. Da questa fase alla realizzazione di un prototipo il passo è breve così da dare un’idea il più completa possibile di come si presenterà il nuovo sistema, sia al nostro committente che a chi si occuperà dello sviluppo, e non da meno agli utenti che lo utilizzeranno.
Feedback degli utenti: al via i primi test
Una volta sviluppato il nuovo sistema digitale, quello che viene messo in atto sono dei test con gli utenti, siano essi i medesimi intervistati inizialmente sia ad altri utenti risultanti anch’essi utilizzatori del sistema.
Quest’attività viene svolta concordando con il nostro committente degli scenari in cuigli utenti dovranno muoversi per portare a termine dei task a loro assegnati. Verranno presi in considerazione tutti i vari feedback che emergeranno mano mano che gli utenti utilizzeranno il sistema (o per lo meno proveranno a farlo) esortati da domande puntuali volte a conoscere le motivazioni di determinate azioni, oltre che a pensieri dettati dai modelli mentali.
Tutte le info e i dati raccolti ci guideranno nella revisione del sistema sottoponendo dapprima al nostro committente quanto emerso, e concordando con lui come e quando apportare gli aggiustamenti necessari a rispondere pienamente alle esigenze di business e degli utenti.
