In passato, quando si parlava di migrare la propria infrastruttura aziendale da una piattaforma di origine ad un nuovo sistema, le prime due domande che sorgevano, tipicamente, erano: “quanto ci verrà a costare?” e “quanto tempo sarà necessario per portare a termine questa operazione?”
Questo perché ci si affidava perlopiù a tecnologie di archiviazione dati obsolete, sviluppate indipendentemente dalle soluzioni offerte da altri concorrenti e fisicamente lontane dai nuovi server e dai nuovi data center.
L’intero processo, come facilmente intuibile, era estremamente laborioso e dispendioso, perché era necessario impiegare ingenti risorse nel proprio dipartimento IT non soltanto per il trasferimento “materiale” dell’infrastruttura da un sistema all’altro, ma anche per formare il personale e prepararlo adeguatamente all’uso di una nuova piattaforma.
Fino a qualche anno fa, una temporanea interruzione dei servizi per portare a compimento un’operazione di questo tipo poteva richiedere, nel migliore dei casi, alcuni giorni, in altri addirittura alcune settimane.
Tuttavia, le esigenze del mercato erano diverse così come lo erano le tecnologie a disposizione, le quali offrivano una sorta di giustificazione per questa mancanza di celerità.
Al giorno d’oggi, invece, viviamo in un mondo estremamente competitivo e che non si ferma mai, tanto nella vita di tutti i giorni quanto soprattutto su internet.
Il cliente medio, interessato ad esempio allo shopping online, difficilmente sarà disposto ad attendere alcune ore a causa di un’interruzione del servizio, figuriamoci alcuni giorni o alcune settimane.
Se una azienda non sarà in grado di soddisfare velocemente e adeguatamente i desideri e le richieste dei propri clienti, spingerà inavvertitamente questi ultimi a rivolgersi altrove, spostandosi verso un’altra piattaforma che vada incontro alle loro necessità.
Con la diffusione su larga scala di connessioni internet ad alta velocità, facilmente accessibili in qualunque momento, in qualunque parte del mondo e mediante qualunque dispositivo (fisso o mobile) ha reso necessario il dover offrire ai propri clienti un servizio sempre attivo, affidabile e di alta qualità.
Con la creazione di Amazon Web Services, l’azienda leader nel settore dell’eCommerce ha investito una grande quantità di risorse nella realizzazione di un’infrastruttura in grado di risolvere tutti questi problemi, garantendo a tutti i propri clienti e ai propri partner una piattaforma comprendente oltre 200 servizi, affidandosi alla tecnologia cloud AWS.
Nell’articolo di oggi parleremo di:
Quali sono gli strumenti di gestione di AWS
Come abbiamo accennato nella nostra introduzione, Amazon Web Services è un ecosistema comprendente più di 200 servizi, ma per una operatività di successo non è necessario adottarli tutti; è sufficiente scegliere quelli più adatti alle proprie necessità.
Quando si parla di ambiente cloud, è importante programmare una corretta gestione dello stesso per assicurarsi una massima efficienza in termini di operabilità.
Sul cloud AWS, questo è reso possibile da diversi servizi come ad esempio Amazon EC2 e Amazon DynamoDB, pensati appositamente per lavorare in unisono e controllare efficacemente il funzionamento dell’infrastruttura cloud.
A tale scopo, per rendere più semplice e flessibile l’aspetto gestionale del workflow, è possibile suddividere questi strumenti in 4 categorie:
1. Cos’è il provisioning, e l’importanza dell’accessibilità delle risorse
In termini di approvvigionamento di risorse, è importante che l’infrastruttura cloud sappia, in qualunque momento, quali risorse siano effettivamente necessarie e da dove prelevarle.
Il provisioning non è soltanto il primo step per una corretta configurazione del cloud, ma è uno step essenziale per assicurarsi che l’intero processo avvenga senza intoppi e per farlo, una soluzione offerta da AWS è sicuramente Amazon CloudFormation.
Come suggerisce il nome, questo servizio aiuta ad organizzare il flusso di dati necessario per la creazione e la gestione del cloud AWS, garantendo al tempo stesso un alto tasso di personalizzazione, automazione e sicurezza.
Una volta configurato, Amazon CloudFormation viene considerato dal sistema come l’unica fonte attendibile per la gestione dei dati e basta un semplice file di testo.
Se questi dati non sono contemplati all’interno di questo servizio, verranno semplicemente ignorati mentre verrà garantito l’accesso a tutte le risorse e le applicazioni approvate.
Questo significa che si avrà un controllo pressoché totale su tutto il traffico in transito da e verso il cloud AWS, riducendo il rischio che applicazioni non autorizzate ne disturbino l’esecuzione e riducano l’operabilità.
2. Come si tengono sotto controllo il monitoraggio e gli accessi alla piattaforma cloud
A primo impatto, la categoria di monitoraggio degli accessi potrebbe sembrare simile alla precedente, ma si differenzia rispetto al provisioning perché si occupa principalmente di gestire il corretto funzionamento delle applicazioni presenti all’interno del cloud AWS.
Un servizio utile a tale scopo è sicuramente Amazon CloudWatch, perché in grado di monitorare automaticamente tutti i processi attualmente in esecuzione all’interno dell’infrastruttura, offrendo inoltre la possibilità di impostare eventuali allarmi e backup automatici per avvisare l’utente di eventuali cambiamenti alle applicazioni presenti sul cloud AWS.
A volte, basta un semplice errore di battitura durante la configurazione del cloud AWS per lasciarsi esposti ad eventuali vulnerabilità.
Queste vulnerabilità potrebbero essere, a loro volta, abusate per azioni distruttive da elementi di terze parti.
In altri casi, invece, potrebbero condurre ad un’errata funzionalità dell’intera piattaforma.
Grazie ad Amazon CloudWatch, diventa molto facile poter monitorare altre risorse di Amazon Web Services come ad esempio Amazon EC2, Amazon RDS o Amazon DynamoDB.
3. Come si effettua la gestione delle operazioni del cloud AWS
Per la gestione del cloud AWS e garantire una corretta operatività giornaliera, anche per questa categoria AWS mette a disposizione alcuni servizi molto utili per assicurarsi che la manutenzione ordinaria (e straordinaria) dell’infrastruttura avvenga senza intoppi.
Stiamo parlando di un servizio noto come Amazon Systems Manager, ad esempio, il quale è in grado di monitorare tutte le risorse presenti sul cloud AWS e automatizzarne alcune operazioni, come la gestione dello stato operativo o il caricamento, l’installazione e l’applicazione di eventuali patch di sistema.
Amazon Systems Manager è una risposta più che valida alla necessità del dover gestire molteplici funzioni all’interno del cloud AWS offrendo un’interfaccia unificata e centralizzata, semplice da usare e configurare.
Inoltre, è in grado di integrarsi in maniera seamless con altri servizi come ad esempio Amazon CloudTrail, utilizzato per tenere traccia di tutte le attività degli utenti all’interno dell’organizzazione, e Amazon Config, impiegato per gestire l’inventario di tutte le risorse presenti all’interno e le rispettive configurazioni.
4. Quali sono i servizi gestiti per la gestione della configurazione del cloud AWS
Questa quarta e ultima categoria è forse una delle più importanti perché si occupa, come suggerisce il nome, dell’impostazione dell’intera infrastruttura (lato server).
Grazie ad un servizio dal nome Amazon OpsWorks, è possibile gestire in autonomia la corretta configurazione dell’intero sistema e automatizzare eventuali operazioni di dimensionamento “fisico” dell’infrastruttura.
A volte, potrebbe essere necessario incrementare o ridurre la quantità di spazio a disposizione sul cloud AWS per fare fronte agli eventuali cambiamenti nella necessità di risorse da utilizzare.
Amazon OpsWorks è stato pensato per rendere automatico il processo di aggiornamento, di backup e ripristino e di applicazione di eventuali patch di sistema, riducendo il fattore di rischio in termini di errori e altre problematiche causate da una configurazione potenzialmente scorretta.
Come migliorare prestazioni e sicurezza con Amazon Trusted Advisor
Un ultimo servizio su cui vogliamo porre l’attenzione in questa sezione dell’articolo è uno strumento noto come Amazon Trusted Advisor.
Pensato per lavorare in unisono con tutti gli strumenti elencati in precedenza, lo scopo di Amazon Trusted Advisor è quello di ottimizzare le prestazioni e migliorare la sicurezza dell’ecosistema AWS massimizzando l’interconnettività di tutte le quattro categorie di provisioning presentate oggi.
Perché conviene creare applicazioni front-end per il web e per i dispositivi mobili con AWS
Quando si parla di applicazioni front-end per il web e i dispositivi mobili, ci si riferisce tipicamente a tutte quelle applicazioni sviluppate per sistemi operativi mobili come Android e iOS o per strumenti web come JavaScript.
Lo scopo è quello di offrire una serie di strumenti in grado di supportare adeguatamente l’intero processo di ricerca e sviluppo necessario per la creazione di applicazioni pensate per vari utilizzi, dai sistemi aziendali alle app scaricabili dagli store e accessibili da (potenzialmente) milioni di utenti.
Una applicazione front-end ha come fine ultimo l’offrire all’utente una piattaforma con la quale sia facile interfacciarsi, che non sia complicata da operare e che sia sicura da utilizzare.
Quando si parla di applicazioni front-end, tuttavia, non ci si riferisce esclusivamente alle applicazioni pensate per il pubblico consumo ma, come abbiamo appena accennato, si tratta di uno strumento molto utile anche per la gestione interna del proprio cloud AWS.
Il cosiddetto back-end di un’infrastruttura è paragonabile alle fondamenta di un edificio. Se non è ben costruito (o in questo, concepito e organizzato), a risentirne sarà sempre l’operatività ed è per questo motivo che affiancare il back-end ad una soluzione front-end garantisce maggiore facilità nell’utilizzo e nella manutenzione del back-end stesso della piattaforma.
Migrare il database sul cloud AWS con Flowing
Prima di addentrarci nella migrazione di un database sul cloud AWS bisogna parlare brevemente del come funziona e cosa offre l’utilizzo di un database su Amazon Web Services:
- Scegliere il motore dedicato più adatto: AWS offre più di 15 motori dedicati in grado di supportare numerosi modelli di dati, tra cui database relazionali, di documenti, grafici, colonnari tra i tanti.
- Eseguire database completamente gestiti: come visto in precedenza, AWS mette a disposizione numerosi strumenti per il monitoraggio, l’archiviazione e la scalabilità, snellendo il workflow e automatizzando numerosi processi.
- Ottenere prestazioni e scalabilità: è possibile conciliare le esigenze di archiviazione e di calcolo ad una scalabilità dinamica, offrendo un incremento nelle prestazioni da 3 a 5 volte rispetto ad altre soluzioni.
- Fare affidamento su disponibilità e sicurezza: grazie ad un modello pay per use, è possibile incrementare in maniera istantanea le dimensioni del proprio database, affidandosi alla sicurezza che contraddistingue AWS e a prezzi contenuti, pagando solo per ciò che si utilizza.
Con oltre un milione di clienti, Amazon Web Services si è affermato, nel corso degli anni, come la soluzione definitiva per tutte le esigenze di cloud e trasferire il proprio carico di lavoro su questa piattaforma non è mai stato così facile.
Quali sono i vantaggi della migrazione sul cloud AWS?
Dai siti web ai server fisici e virtuali, dai database e dagli archivi ad interi data center, la suite di servizi AWS offre sempre una soluzione per qualsiasi applicazione, e una migrazione verso il cloud AWS può avere diversi vantaggi:
- I costi medi di gestione offrono un risparmio pari al 31%
- Il miglioramento dell’aspetto gestionale dell’infrastruttura è pari al 62%
- Ogni anno, AWS aggiunte almeno 3 nuovi servizi al suo ecosistema
- I tempi di inattività non pianificati si riducono del 69%
- Le problematiche relative alla sicurezza si dimezzano annualmente fino al 42%
Perché migrare sul cloud AWS?
Amazon Web Services è da sempre sinonimo di qualità e utilizzando i loro servizi la migrazione sul cloud è più semplice che mai.
Con oltre 200 servizi tra cui scegliere, l’offerta AWS è tra le più complete ed esaustive ed è pensata per semplificare e velocizzare l’intero processo.
Il risultato è una considerevole riduzione nei tempi necessari per portare a termine l’intero processo di migrazione.
Un esempio lo possiamo trovare in un nostro precedente progetto “Sailsquare: migrare su Cloud ottimizzando l’infrastruttura”, il quale ha riguardato la migrazione sul cloud AWS dell’infrastruttura di un nostro cliente.
Operando nel settore turistico, avevano la necessità di scalare agilmente le risorse della loro piattaforma per gestire i picchi stagionali durante i quali si registravano i maggiori volumi di traffico.
Prediligendo servizi AWS come Amazon RDS e Amazon Elasticache, siamo riusciti a ridurre drasticamente le attività di gestione e di manutenzione ordinarie, garantendo un minore spreco di risorse, una migliore allocazione di quelle effettivamente necessarie e la possibilità di scalare l’intera infrastruttura solo quando necessario.
Tutto questo ha fatto sì che ne giovassero anche le prestazioni generali della piattaforma, potendo gestire in maniera più fluida e dinamica ogni tipo di traffico, rendendo possibile un ridimensionamento dinamico dell’intera infrastruttura dai costi contenuti.
La professionalità di Amazon Web Services è ritrovabile soprattutto in una fitta rete di partner altamente specializzati come noi di Flowing.
In qualità di Advanced Tier Partner per AWS, il nostro obiettivo è quello di accompagnare i nostri clienti nelle loro migrazioni aziendali verso il cloud AWS, consigliandoti le soluzioni più adatte a te e alla tua realtà imprenditoriale.
Ora è il momento giusto per migrare sul cloud AWS
Come abbiamo detto in apertura di questo articolo, la velocità con la quale le tecnologie si evolvono va di pari passo con quelle che sono le esigenze dei clienti.
Per non farsi trovare impreparati, è importante non sottovalutare quelle che sono le richieste del mercato e Amazon lo sa bene.
Amazon Web Services, come abbiamo accennato poc’anzi, è una piattaforma in costante evoluzione, sempre al lavoro per offrire nuovi strumenti pensati per ottimizzare e snellire numerose attività di migrazione e gestione del cloud.
Il 29 Aprile noi di Flowing abbiamo organizzato il primo evento in presenza nelle Marche completamente gratuito, durante il quale ci occuperemo di approfondire questo e tanti altri temi legati al mondo AWS e alla migrazione verso una piattaforma cloud.