DIS – acronimo di Design Italian Shoes – vende online scarpe artigianali, dando all’utente la possibilità di personalizzare la calzatura che desidera acquistare. In particolare, vuole soddisfare l’esigenza di avere un prodotto di altissima qualità, realizzato da sapienti maestranze marchigiane con materie prime selezionate, e dare libertà nel caratterizzarlo decidendone stile, pellami, colori e altri dettagli.
Customer discovery e realizzazione del progetto
Il progetto è evoluto in modo incrementale: dopo aver disegnato il modello di business, una landing page e una newsletter hanno permesso di avviare la fase di customer discovery per ricevere feedback da parte degli utenti e sviluppare il progetto secondo le effettive esigenze di mercato.
Per quanto riguarda il sito web, il configuratore 3D permette all’utente di personalizzare tutti i dettagli per la propria scarpa scegliendo tra più di 50 milioni di combinazioni, l’e-commerce consente di acquistarla e riceverla comodamente a casa propria. le maestranze marchigiane la realizzeranno in un tempo massimo di 4 settimane.
il configuratore
L’esperienza utente è focalizzata e centrata sul prodotto; dal lato dei contenuti, i modelli sono stati associati a personaggi noti per comunicarne al meglio personalità e caratteristiche. Inoltre per facilitare e rendere più sicuro l’acquisto, una guida semplifica la scelta della taglia.
Gli utenti che lo desiderano possono seguire DIS tramite newsletter o social network. Inoltre, possono condividere l’acquisto effettuato e la scarpa creata tramite configuratore sui social: questo consente ad altri utenti a cui piace quella personalizzazione di utilizzarla per l’acquisto o di partire da questa e fare ulteriori variazioni.
Per quanto riguarda i framework utilizzati, il sito è stato sviluppato utilizzando Drupal (e Drupal commerce) per avere ampie possibilità di customizzazione della piattaforma, gestire il sito in multilingua e lo shipping (questo ce lo ha fatto preferire ad altre piattaforme e-commerce ready-to-use, che erano la nostra scelta in partenza del progetto).
Il configuratore è stato sviluppato con AngularJS: questo ha consentito di curare in particolar modo la compatibilità con i vari browser.
Il sistema dà anche la possibilità agli amministratori di generare coupon e sconti, che possono essere generici, solo per specifici utenti o validi per tutti ma in un determinato periodo di tempo.
Inoltre molto lavoro è stato fatto con chi ha prodotto i materiali del sito, per evitare lunghi tempi di caricamento delle immagini di pellami, lacci, occhielli, fodere, suole e sformature, necessarie per configurare la scarpa.
La stretta collaborazione ha permesso di creare un automatismo per recepire i materiali, scalarli per una adeguata visualizzazione nel web e gestire correttamente i marker su ciascuna parte della scarpa.
Date le sue caratteristiche, il progetto web è end to end: organizza tutta la filiera degli attori coinvolti. Ad esempio, l’acquisto genera la distinta base che arriva al calzaturificio che produce il modello scelto (su questo fronte abbiamo ricevuto ottimi feedback, distinta e specifiche sono considerate molto chiare, evitano quindi errori di interpretazione e esecuzione delle lavorazioni). Inoltre il cliente finale può visualizzare e gestire lo stato dell’ordine e del suo tracking (compresa la fase di spedizione tramite DHL) attraverso apposito cruscotto nell’area riservata del sito. Infine, per quanto riguarda la parte offline del progetto, alcuni negozi ospitano dei retail kit che consentono all’utente di configurare il proprio modello utilizzando il sito, ma potendo toccare con mano i pellami e altri particolari impiegati nella calzatura.In questo modo, DIS ha unito l’antico saper fare artigianale all’innovazione portata dal web e dalle nuove tecnologie.
Gestire l’internazionalizzazione
Altra parte importante della piattaforma è la gestione dell’internazionalizzazione del prodotto: il made in Italy, simbolo di qualità, artigianalità e stile è riconosciuto in tutto il mondo. La realizzazione di un paio di scarpe personalizzato e unico è molto richiesta da paesi come Cina, Giappone, Russia e Stati Uniti.Da un punto di vista commerciale, la possibilità di aprirci a mercati globali è un grande vantaggio. Da un punto di vista tecnico, l’applicazione è pronta a supportare tutto questo?
Il punto di partenza del progetto è l’applicazione basata su Drupal, con il classico stack LEMP (linux, nginx, mysql e php), un’istanza EC2, un bilanciatore e RDS.
Per migliorare le performance della piattaforma abbiamo attivato la cache di fastcgi, con una validità dettata dall’header cache-control. Abbiamo scelto di utilizzare diverse chiamate http per la composizione della pagina. Questo ci ha permesso di fornire blocchi di html già memorizzati che, insieme al codice generato, vadano a completare la pagina.
Il database si appoggia ad un RDS MySQL, in modalità multi-az.
I tempi di caricamento del sito di DIS dopo queste lavorazioni sono scesi al di sotto del secondo. Purtroppo, queste ottimizzazioni non bastano nel momento in cui vuoi raggiungere diverse parti del mondo.
In qualità di partner AWS, ci siamo affidati al servizio CDN di Amazon, Cloudfront.Abbiamo creato due distribution: una che rispondesse al dominio www e l’altra dedicata esclusivamente agli asset.
Attraverso l’utilizzo di un modulo aggiuntivo per Drupal, abbiamo configurato il CMS in modo che gli asset del sito vengano caricati da un dominio diverso rispetto a quello del www.Un continuo lavoro di ottimizzazione delle performance ci ha permesso di raggiungere risultati eccellenti a prescindere dalla posizione geografica del visitatore – come dimostrano i load time di Washington D.C. e Tokyo – limitando i costi infrastrutturali al minimo indispensabile.
i load time di Washington D.C. e Tokyo
Grazie a Flowing siamo riusciti a creare un configuratore 3D con oltre 50 milioni di combinazioni con una qualità dei render fotorealistica, una ottima fruibilità sia da mobile che desktop e una performance di velocità di navigazione world wide incredibile. Riuscire ad ottimizzare questi tre aspetti non è stato banale e Flowing è riuscita a struttura il progetto ottimale.
Andrea Carpineti, CEO @ Design Italian Shoes